Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Il comitato per il Nobel a Silvio Berlusconi ha secreto questa canzone:
(Musica del maestro Pino di Pietro Testo di Loriana Lana Cantano Loriana Lana ed il tenore Sergio Panajia)
La pace può
La pace può ripeterò queste parole senza smettere E il vento penserà a diffonderle e il mondo ascolterà La pace può guarda anche tu l’Abruzzo si risveglia incredulo la neve e il sole che s’incontrano e la tua mano è qua C’è un Presidente sempre presente che ci accompagnerà
Siamo qui per te cuore e anima un Nobel di pace Silvio grande è Siamo qui per te coro unanime un’unica voce Silvio Silvio grande è
La pace può miracolo la guerra è stata solo un incubo voglio un abbraccio che sia unico e dove sei sarò C’è un Presidente sempre presente che ci accompagnerà
Siamo qui per te cuore e anima un Nobel di pace Silvio grande è Siamo qui per te coro unanime un’unica voce Silvio Silvio grande è
E questo è il video:
In questo momento il mio pensiero corre a Corrado Guzzanti, Daniele Luttazzi, Beppe Grillo e a tutti gli altri che hanno ingaggiato con il nostro premier una lotta a colpi di satira.
Hanno perso.
Sono FINITI.
Li immagino persi, smarriti, in lacrime.
Loro non riusciranno mai più a pensare nulla che sia solo lontanamente paragonabile a questo sul piano satirico. Una cosa come questa, non puoi metterla alla berlina.
Hanno perso e Silvio ha vinto.
Un genio (non saprei come altro definire Massimo Scialò) ha creato un sito internet (sulla falsariga di quello che promuove il Nobel per la pace a Berlusconi) che promuove la beatificazione di Silvio Berlusconi.
Un sito assolutamente paradossale (una delle tesi esposte voleva "Prodi che insieme a Bin Laden ed ai pedofili vuole instaurare il comunismo con l’aborto obbligatorio in Italia").
Eppure ha funzionato.
Andate a leggere i numeri di quante persone lo hanno visitato e di quante lo hanno creduto verosimile (nel bene o nel male).
http://www.berlusconibeato.com/
(grazie a Cristina per la segnalazione)
Devo delle scuse a quest’uomo: si tratta di Diego Righini, portavoce del Popolo della Vita, il movimento politico che ha realizzato e affisso, in modo abusivo come da lui stesso ammesso, i poster sulla “Uomo Fobia” di cui parlavo in questo post.
Oltre a essere portavoce del Popolo della Vita, egli è anche portavoce di Gianni Giacomini, presidente in quota Pdl del XX municipio.
Gli devo delle scuse per quanto ho scritto.
Avevo interpretato il poster come omofobo e pensavo che il messaggio trasmesso volesse accomunare gay e scimmie.
Ma mi sbagliavo: si tratta solo di una mia mala interpretazione. Nell’intervista al sito IlPolitico.it, egli dice a Ginevra Baffigo che la mia interpretazione (che sembrerebbe anche quella di tanti altri) è errata.
Il messaggio non era assolutamente quello.
Peccato che l’intervistatrice a questo punto non chieda a Righini quale debba essere allora la vera interpretazione.
Resterò per sempre col dubbio: cosa voleva dire il Popolo della Vita con quei manifesti ?
Nel bar di un piccolo comune abruzzese c'è questo cartello che comunica alla cittadinanza come il commissario straordinario si sia impegnato grandemente per la collettività.
Peccato che il cartello se lo firmi da solo....
iTunes, il popolare software della Apple per gestire il proprio Ipod e per acquistare contenuti multimediali dalla Apple, mi ha mostrato questa informazione:
Perchè "sia di giorno che di notte" ????! Aggiungiamo anche, allora:
- Sia al mare che in montagna
- Sia a Pasqua che a Natale
- Sia a casa che in ufficio
- Sia al mattino che dopo il the delle cinque
Totem pubblicitario della Wind in un centro commerciale romano
Ha colpito la mia curiosità un opuscolo, fatto ANCHE con i miei soldi, che la Regione Lazio ha recapitato ai cittadini. Vuole essere un vademecum che spieghi al cittadino beota e teledipendente cosa sia il digitale terrestre. La "Guida pratica al digitale terrestre"
Già trovo inquietante che si senta la necessità di assistere e confortare la popolazione per l’avvento di una idiozia come il digitale: ti compri il decoder e via. Perché spendere soldi per un opuscolo inutile ? Vogliamo spendere questi soldi per qualcosa di utile davvero ?
Ma purtroppo la TV è una droga (che peraltro veicola principalmente i messaggi del Potere atti ad anestetizzare e “orientare” l’opinione pubblica) e quindi una generalizzata crisi di astinenza è assolutamente da scongiurare. Quindi ecco la guida idiota.
Partiamo dal sottotitolo: si scimmiotta “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere” di Woody Allen. Complimenti all’originalità dei “creativi” che l’hanno pensato.
Poi andiamo a vedere dentro cosa si dice al cittadino per aiutarlo in questo momento difficile della sua esistenza.
E’ tutto vago (come non poteva essere altrimenti). Il digitale è figo, fa modernità, progresso, etc.etc.
E anche i più poveri possono permetterselo: ci sono i contributi statali.
Una perla è quindi il paragrafo dedicato al contributo statale, intitolato: “Come ottenerlo ?” Mi sarei aspettato delle pratiche indicazioni sul “come”. Ad es.
- Andate nel negozio con un documento di identità e la ricevuta del canone RAI
- Andate presso l’ufficio del comune e richiedete il voucher di sconto da portare in negozio
- Chiedete un certificato di nascita e allegate la social card presentendo tutto al bottegaio
Insomma, delle astruse pastoie burocratiche, ma PRATICHE. Il capitolo si intitola “Come ottenerlo” quindi mi aspettavo una cosa pratica.
Niente.
Il capitolo recita “Il contributo consiste in una riduzione del prezzo del decoder, Iva inclusa, al netto di ogni eventuale sconto commerciale. [quindi si parla di “cosa è” non di “come ottenerlo”] L’importo sarà rimborsato al rivenditore. [Ancora: si dice che il rivenditore non ci rimette i soldi, e mi pare sacrosanto, ma ancora lontano dal “come ottenerlo”] L’incentivo, inoltre, non può essere corrisposto più di una volta per ciascun cliente o superare il prezzo di vendita.[Si, ma COME OTTENERLO ??!]”
Quindi alla fine della lettura del paragrafetto, ancora non so come ottenerlo.
Poi la perla dell’ultima pagina.
Ci si presenta l’ispiratrice della pubblicazione, Anna Salome Coppotelli, Assessore Tutela dei Consumatori e Semplificazione Amministrativa della Regione Lazio. Che, tra le altre cose, ci illustra una delle tipiche applicazioni del digitale terrestre. Per invogliarci al cambiamento. Per convincerci che il digitale è figo, ma figo davvero. L’Assessore ci dice che c'è “[…]grazie all’interattività, la possibilità di interagire con la pubblica amministrazione effettuando da casa operazioni come, ad esempio, il pagamento di bollette.[…]” Il pagamento delle bollette col digitale terrestre ??! Ma che film è ??
Cara Dottoressa Coppotelli, se veramente il suo mandato è “Semplificazione Amministrativa”, la invito a intraprendere infinite altre iniziative PRATICHE per aiutare i cittadini. Mandare un opuscolo inutile non semplifica amministrativamente assolutamente nulla.
In un post di parecchio tempo fa avevo avuto da ridire sulle pubblicità "socialmente utili" affisse sui bus romani.
In questi giorni ne gira un'altra singolare:
Che la corporazione dei tassisti romani non brilli per onestà, lo si evince dai continui fatti di cronaca che vedono protagonisti turisti stranieri vittime di vere e proprie truffe.
Ma che si senta la necessità di fare una campagna del genere, francamente, lo trovo assurdo.
E inutile.
Dire al ladro: "Non rubare, sii onesto", non mi pare rientri nelle opzioni più sensate per redimere i malfattori.
E poi il messaggio dice "Più onestà e trasparenza: conviene a te e alla tua città". Io direi che chi ha ideato la campagna ha dimenticato un dettaglio forse non marginale: conviene soprattutto ai clienti.
Su Panorama di qualche giorno fa, c'è un articolo di Oscar Giannino dal titolo: "Nucleare, fermate i signornò".
E' un'accorata presa di posizione a favore del nucleare in Italia. Quello che colpisce sono le argomentazioni in base alle quali dovremmo tornare a investire nelle centrali atomiche.
Giannino dice testualmente: "Dopo due decenni di antinuclearismo autarchico, la nostra dipendenza dall'estero nel mix energetico nazionale è salita all'85 per cento."
E' noto, infatti, che l'Italia ha immensi giacimenti di uranio che le permetterebbero di rendersi indipendente.
Così come è altrettanto noto che in Italia abbiamo il know how per costruire gli impianti atomici.
Quindi il ritorno al nucleare ci renderebbe finalmente autonomi.
Ho cercato invano notizie in merito, ma la stampa mondiale, sicuramente al soldo dei disfattisti biechi e antinucleari, riporta che non abbiamo un grammo di uranio (lo dovremmo comprare all'estero esattamente come il petrolio) e che le centrali le dovrebbero costruire aziende americane che hanno il know how necessario.
Bella indipendenza.
Inquietante insegna IKEA in Svizzera....(grazie Moreno)
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