Devo delle scuse a quest’uomo: si tratta di Diego Righini, portavoce del Popolo della Vita, il movimento politico che ha realizzato e affisso, in modo abusivo come da lui stesso ammesso, i poster sulla “Uomo Fobia” di cui parlavo in questo post.
Oltre a essere portavoce del Popolo della Vita, egli è anche portavoce di Gianni Giacomini, presidente in quota Pdl del XX municipio.
Gli devo delle scuse per quanto ho scritto.
Avevo interpretato il poster come omofobo e pensavo che il messaggio trasmesso volesse accomunare gay e scimmie.
Ma mi sbagliavo: si tratta solo di una mia mala interpretazione. Nell’intervista al sito IlPolitico.it, egli dice a Ginevra Baffigo che la mia interpretazione (che sembrerebbe anche quella di tanti altri) è errata.
Il messaggio non era assolutamente quello.
Peccato che l’intervistatrice a questo punto non chieda a Righini quale debba essere allora la vera interpretazione.
Resterò per sempre col dubbio: cosa voleva dire il Popolo della Vita con quei manifesti ?
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