Su Panorama di qualche giorno fa, c'è un articolo di Oscar Giannino dal titolo: "Nucleare, fermate i signornò".
E' un'accorata presa di posizione a favore del nucleare in Italia. Quello che colpisce sono le argomentazioni in base alle quali dovremmo tornare a investire nelle centrali atomiche.
Giannino dice testualmente: "Dopo due decenni di antinuclearismo autarchico, la nostra dipendenza dall'estero nel mix energetico nazionale è salita all'85 per cento."
E' noto, infatti, che l'Italia ha immensi giacimenti di uranio che le permetterebbero di rendersi indipendente.
Così come è altrettanto noto che in Italia abbiamo il know how per costruire gli impianti atomici.
Quindi il ritorno al nucleare ci renderebbe finalmente autonomi.
Ho cercato invano notizie in merito, ma la stampa mondiale, sicuramente al soldo dei disfattisti biechi e antinucleari, riporta che non abbiamo un grammo di uranio (lo dovremmo comprare all'estero esattamente come il petrolio) e che le centrali le dovrebbero costruire aziende americane che hanno il know how necessario.
Bella indipendenza.
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