Ha colpito la mia curiosità un opuscolo, fatto ANCHE con i miei soldi, che la Regione Lazio ha recapitato ai cittadini.
Vuole essere un vademecum che spieghi al cittadino beota e teledipendente cosa sia il digitale terrestre.
La "Guida pratica al digitale terrestre"
Già trovo inquietante che si senta la necessità di assistere e confortare la popolazione per l’avvento di una idiozia come il digitale: ti compri il decoder e via. Perché spendere soldi per un opuscolo inutile ? Vogliamo spendere questi soldi per qualcosa di utile davvero ?
Ma purtroppo la TV è una droga (che peraltro veicola principalmente i messaggi del Potere atti ad anestetizzare e “orientare” l’opinione pubblica) e quindi una generalizzata crisi di astinenza è assolutamente da scongiurare. Quindi ecco la guida idiota.
Partiamo dal sottotitolo: si scimmiotta “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere” di Woody Allen. Complimenti all’originalità dei “creativi” che l’hanno pensato.
Poi andiamo a vedere dentro cosa si dice al cittadino per aiutarlo in questo momento difficile della sua esistenza.
E’ tutto vago (come non poteva essere altrimenti). Il digitale è figo, fa modernità, progresso, etc.etc.
E anche i più poveri possono permetterselo: ci sono i contributi statali.
Una perla è quindi il paragrafo dedicato al contributo statale, intitolato: “Come ottenerlo ?”
Mi sarei aspettato delle pratiche indicazioni sul “come”. Ad es.
- Andate nel negozio con un documento di identità e la ricevuta del canone RAI
- Andate presso l’ufficio del comune e richiedete il voucher di sconto da portare in negozio
- Chiedete un certificato di nascita e allegate la social card presentendo tutto al bottegaio
Insomma, delle astruse pastoie burocratiche, ma PRATICHE. Il capitolo si intitola “Come ottenerlo” quindi mi aspettavo una cosa pratica.
Niente.
Il capitolo recita “Il contributo consiste in una riduzione del prezzo del decoder, Iva inclusa, al netto di ogni eventuale sconto commerciale. [quindi si parla di “cosa è” non di “come ottenerlo”] L’importo sarà rimborsato al rivenditore. [Ancora: si dice che il rivenditore non ci rimette i soldi, e mi pare sacrosanto, ma ancora lontano dal “come ottenerlo”] L’incentivo, inoltre, non può essere corrisposto più di una volta per ciascun cliente o superare il prezzo di vendita.[Si, ma COME OTTENERLO ??!]”
Quindi alla fine della lettura del paragrafetto, ancora non so come ottenerlo.
Poi la perla dell’ultima pagina.
Ci si presenta l’ispiratrice della pubblicazione, Anna Salome Coppotelli, Assessore Tutela dei Consumatori e Semplificazione Amministrativa della Regione Lazio.
Che, tra le altre cose, ci illustra una delle tipiche applicazioni del digitale terrestre. Per invogliarci al cambiamento. Per convincerci che il digitale è figo, ma figo davvero. L’Assessore ci dice che c'è “[…]grazie all’interattività, la possibilità di interagire con la pubblica amministrazione effettuando da casa operazioni come, ad esempio, il pagamento di bollette.[…]”
Il pagamento delle bollette col digitale terrestre ??! Ma che film è ??
Cara Dottoressa Coppotelli, se veramente il suo mandato è “Semplificazione Amministrativa”, la invito a intraprendere infinite altre iniziative PRATICHE per aiutare i cittadini.
Mandare un opuscolo inutile non semplifica amministrativamente assolutamente nulla.