Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Pietro (del 12/05/2008 @ 10:51:50, in Politica, linkato 1046 volte)
E' proprio vero che ormai viviamo in una società corrosa dalla delinquenza. I poveri abitanti di Casal Palocco (esclusivo quartiere residenziale immerso nel verde tra Roma e il mare, citato anche da Nanni Moretti in Caro Diario), oltre alle rapine in villa, ai furti delle proprie vetture (Mercedes, Porsche, Audi, etc.) sono esposti anche al più bieco dei saccheggi: gli rubano le pigne degli alberi ! E' una vergogna ! Speriamo che la nuova amministrazione capitolina metta un freno a tutta questa delinquenza altrimenti chissà dove andremo a finire.
(cartello apposto sui pini a Casal Palocco - Roma)
Per i più curiosi e desiderosi di documentarsi riporto un estratto dei due articoli del codice penale citati (da http://www.altalex.com/index.php?idnot=36775) n.b. da quel poco che capisco di legge, si possono raccogliere le pigne solo se non se ne trae profitto per se o per altri. Se avete quindi l'hobby della raccolta delle pigne fine a se stessa avete via libera.
Art. 624. Furto.
Chiunque s'impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516. Agli effetti della legge penale, si considera cosa mobile anche l'energia elettrica e ogni altra energia che abbia un valore economico. [...]
Art. 625. Circostanze aggravanti.
La pena per il fatto previsto dall'articolo 624 è della reclusione da uno a sei anni e della multa da euro 103 a euro 1.032: [1. ...;] 2. se il colpevole usa violenza sulle cose o si vale di un qualsiasi mezzo fraudolento; 3. se il colpevole porta in dosso armi o narcotici, senza farne uso; 4. se il fatto è commesso con destrezza; 5. se il fatto è commesso da tre o più persone, ovvero anche da una sola, che sia travisata o simuli la qualità di pubblico ufficiale o d'incaricato di un pubblico servizio; 6. se il fatto è commesso sul bagaglio dei viaggiatori in ogni specie di veicoli, nelle stazioni, negli scali o banchine, negli alberghi o in altri esercizi ove si somministrano cibi o bevande; 7. se il fatto è commesso su cose esistenti in uffici o stabilimenti pubblici, o sottoposte a sequestro o a pignoramento, o esposte per necessità o per consuetudine o per destinazione alla pubblica fede, o destinate a pubblico servizio o a pubblica utilità, difesa o reverenza; 8. se il fatto è commesso su tre o più capi di bestiame raccolti in gregge o in mandria, ovvero su animali bovini o equini, anche non raccolti in mandria.
Avviso presente in un bagno di un hotel di Ischia
Grazie a Emilio che ha scattato la foto (distraendosi e perdendo il controllo, quindi vanificando il suggerimento del cartello....)
Mi colpisce molto il fatto che a Roma si occupi dei morti l'AMA, la stessa azienda che si occupa dei rifiuti:
e soprattutto che la polizia mortuaria vada in giro con l'Iveco Daily uguale a quello con cui altre aziende trasportano le mozzarelle....
Due esempi fulgidi di prosopopea lapidare.
Lapide a Ruggiero Bonghi, a Torre del Greco (NA). L'illustre personaggio non morì, come suole accadere ai comuni mortali, ma "sparì dalla terra, infuturandosi nell'immortalità" motivo per cui ricevette "le primizie del lutto nazionale":
Foto Ciccone da http://www.chieracostui.com
"IN QUESTA CASA A 22 DI OTT. DEL 1895 SPARI DALLA TERRA INFUTURANDOSI NELL'IMMORTALITÀ QUEL LUME D'ITALIA CHE FU RUGGIERO BONGHI L'OSPITALE CITTA' GLI OFFERSE LE PRIMIZIE DEL LUTTO NAZIONALE E NE VOLLE TRAMANDATO AI POSTERI IL RICORDO"
Invece ad Ostia Antica (RM) c'è quest'altra perla della comunicazione:
"PANE E LAVORO GRIDANDO E BRANDENDO LE LUCIDE FORTI ARMI DE LA FATICA UOMINI DONNE FANCIULLI ESERCITO DI PACE DAI DOLCI CAMPI DI ROMAGNA QUA TRASSERO PER RESTITUIRE ALLA COLTURA A L'IGIENE A LA CIVILTÀ NOVA LE ZOLLE CHE L'ANTICA CIVILTÀ SEMINÒ DI RUDERI ED IGNAVIA DI PRINCIPI E DI PRELATI ED INERZIA COLPEVOLE DI GOVERNI A LA MALARIA OMICIDA LUNGO I SECOLI ABBANDONÒ E PANE E LAVORO EBBERO TUTTI E MOLTI MORTE ! ORA AI MORTI LA LAPIDE PERENNEMENTE MEMORE AI VIVI LA SPERANZA CHE L'OPERA LORO FECONDA CONTINUI SI COMPIA ROMANI E VOI STRANIERI CHE A CAPO CHINO ADORANDO VISITATE LI AVANZI DELL'ANTICA CIVILTÀ LEVATE IL CAPO DALLE ROVINE SECOLARI GUARDATE IN SU IN ALTO ! E SALUTATE E ONORATE I PRECURSORI I MARTIRI DE LA NOVISSIMA CIVILTÀ DI ROMA ETERNA !"
Tre minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi, o risorgiamo come squadra, o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, sino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso, signori miei. Credetemi. E... possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta.
Io però non posso farlo per voi, sono troppo vecchio. Mi guardo intorno vedo i vostri giovani volti e penso... certo che... ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare. Sì perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi dà anche fastidio la faccia che vedo nello specchio. Sapete col tempo, con l'età tante cose ci vengono tolte ma questo fa... fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri. E così è il football. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine d'errore è ridottissimo. Capitelo... Mezzo passo fatto un po' in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate. Mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi, ci sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro. In questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi, per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro. Perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza tra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro. E io so che se potrò avere un'esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì. In questo consiste, e in quei 10 centimetri davanti alla faccia.
Ma io non posso obbligarvi a lottare! Dovrete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi. Che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra, signori miei! Perciò... o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente.
Al Pacino - Any Given Sunday (1999)
Di Pietro (del 16/05/2008 @ 12:58:59, in Politica, linkato 1042 volte)
Riporto uno stralcio dell'intervista al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, trasmessa da Radio24 il 14/05/2008, nel corso della trasmissione Vivavoce. Il neo sindaco illustra la sua ricetta per il problema nomadi:
"Se uno è nomade dovrebbe muoversi sul territorio nazionale e non essere fisso e stanziale. Se diventa stanziale dovrebbe diventare anche, e soprattutto se è un cittadino italiano, dovrebbe diventare una persona norm... cioè insomma che integrata come le altre persone dentro quartieri normali, altrimenti i quartieri ROM, i campi sosta, diventano come i borghetti che c'erano un tempo a Roma. Gli anni 80 e gli anni 70 furono segnati dal fatto di abolire i borghetti, queste baraccopoli che esistevano dentro Roma. Adesso ne abbiamo di nuove, non credo che ci possiamo rassegnare a questo concetto; il campo sosta dovrebbe essere appunto un campo dove si sta per un certo periodo e poi si va via. Se ci sono situazioni come a Roma o in tutta Italia, nomadi sono stanziali da vent'anni, bisogna dire a queste persone: beh adesso basta, dovete prendervi una casa, dovete cambiare abitudini, dovete essere dei cittadini normali come gli altri"
Southampton Dock (Roger Waters)
They disembarked in 45 And no-one spoke and no-one smiled There were to many spaces in the line. Gathered at the cenotaph All agreed with the hand on heart To sheath the sacrificial Knifes. But now She stands upon Southampton dock With her handkerchief And her summer frock clings To her wet body in the rain. In quiet desperation knuckles White upon the slippery reins She bravely waves the boys Goodbye again.
And still the dark stain spreads between His shoulder blades. A mute reminder of the poppy fields and graves. And when the fight was over We spent what they had made. But in the bottom of our hearts We felt the final cut.
Negli ultimi anni, nei negozi di generi alimentari, è un susseguirsi di disclaimer rassicuranti per la clientela:
"Da noi non ci sta la mucca pazza" (e mi viene in mente Guzzanti "So' boni tutti a mettece 'na scrittaaaa") "Da noi non ci sono carni estere" "Da noi non ci stanno le galline con l'aviaria" etc. etc. etc.
L'emergenza di oggi è la diossina nelle mozzarelle di bufala campane, e immancabile appare il cartello rassicurante:
Delle due l'una: o la mozzarella è "di bufala campana", o il latte viene dal Lazio. Nei miei ricordi di geografia, Latina, Frosinone e Roma non sono in Campania.
A questo punto scegliete voi: E' meglio essere a rischio diossina per il latte campano o farsi spacciare dell'ottimo latte di bufala laziale come campano ?
Postilla: mi sono voluto togliere la curiosità di capire cosa indichi il marchio DOP. In fin dei conti, magari, per la normativa vigente si può chiamare "Mozzarella di bufala campana" anche la mozzarella fatta col latte di altre regioni. E invece, sul sito http://www.mozzarelladibufala.org/dop.htm, leggo testualmente:
"Per poter ricevere l’appellativo deve sussistere perciò la condizione per cui la produzione delle materie prime e la loro trasformazione fino al prodotto finito devono essere effettuate nella regione delimitata di cui il prodotto porta il nome. "
Di Pietro (del 26/05/2008 @ 13:03:00, in Politica, linkato 1069 volte)
"Il popolo è minorenne......" diceva Volontè in "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto". Al minorenne si deve parlare per concetti semplici, schematici, immediati.....
(manifesto elettorale a Nettuno - RM)
Berlusconi = Stabilità Fini = Certezza Bossi = Sicurezza
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