CE MERITIAMO ALBERTO SORDI
Ancora inconsapevole della dimensione della tragedia, l'impressione che ebbi vedendo le prime immagini della Concordia naufragata a 20 metri da un posto dove quasi tutti abbiamo fatti i tuffi, è stata di grottesca cialtroneria.
Dopo vent'anni di fascismo, un quarantennio di DC e tre lustri di berlusconismo siamo oramai, qualora non lo fossimo mai stati prima, irrimediabilmente un popolo di minchia.
Rappresentato, nelle varie posizioni di comando e gestione, giocoforza, da dei minchia.
A Montecitorio come sulla Concordia, coloro che ci governano non sono stati paracadutati da marte bensì ce li abbiamo messi noi con le nostre azioni o, più frequentemente, con le nostre omissioni.
Siamo tutti dei minchia.
C'è però una differenza rispetto a sessanta settanta anni fà: allora, nel breve volgere di poche notti, in Italia, venti milioni di persone passarono da fasciste ad antifasciste (lo faceva notare Curchill nelle sue memorie), adesso invece ci si ritrae sorridenti sullo sfondo dei propri disastri, ad uso e consumo di Facebook.
"Tanto sono tutti uguali.. rossi neri..." "Rossi neri tutti uguali? Ma che siamo in un film di Alberto Sordi? Ma che siamo in un film di Alberto Sordi?"
... "Ve meritate Alberto Sordi! Ve lo meritate!".
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