A proposito del soprannaturale
Ieri sera stavo vedendo una puntata di "Un giorno in pretura" dedicata ai processi ai maghi truffatori (Wanna Marchi e altri simpatici personaggi). Una signora raccontava di aver contattato un mago visto in tv perchè il figlio non andava d’accordo con la nuora rumena ("Ma sono sposati, eh !!" precisava la signora...). Il mago le dice che la nuora ha fatto un maleficio contro suo figlio ("i malefici fatti in Romania sono molto potenti", chiosa la signora alla corte) e che questi sarebbe morto entro tre giorni per un incidente, se lei non avesse fatto subito un rito magico del costo di trenta milioni. Quando la signora fa notare che tutti quei soldi non li ha, le dicono che si deve vergognare del fatto che consideri la vita di proprio figlio meno di trenta milioni. Cos'è che fa fare queste follie alla gente ? Cosa la spinge a credere ai maghi ? Semplice: il mago promette di conoscere forze sovrannaturali, di potere mediare con esse e procurare felicità e benessere. La chiave di tutto è il sovrannaturale. Chi si arroga il diritto di sapere che esiste, e di poter essere in grado di interagire con esso, ambasciatore presso l'onnipotente iperuranio, assume un potere gigantesco. Non c'è contraddittorio, col mago. Non c'è logica, non c'è razionalità: lui sa, conosce, può, tu no. E mi viene in mente cosa fa la chiesa. Qualsiasi chiesa. E mi chiedo: i trenta milioni della signora valgono più o meno dei danni psicologici che il concetto di peccato cattolico provoca in miliardi di persone nel mondo ?
I commenti sono disabilitati.
|