Chi ha teorizzato la lotta di classe vedeva nel padrone il peggior nemico dell'operaio, ma non poteva immaginare minimamente che ci potesse essere qualcosa di ancor più turpe: il manager.
Quando le aziende erano di uno o due padroni al massimo questi, stronzi quanto vogliamo, avevano tutto l'interesse a mantenerle floride per garantire un futuro ai propri figli.
Il manager, oggi, è invece mordi e fuggi: sa che rimarrà in azienda pochi anni e deve arraffare più possibile.
Solo "risultati" a breve termine, che non fanno altro che incrinare le fondamenta dell'azienda. Loro, i manager, quando ci saranno gli effetti dell'onda di riflusso della loro opera, saranno già in un'altra azienda.
E nessuno li controlla, essendo la proprietà frammentata e inconsapevole. Nessuno ha la visione d'insieme.
Aridatece il padrone, please