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Ci sarà un perché
Di Pietro (del 06/10/2010 @ 00:11:40, in Pensieri sciolti, linkato 1178 volte)
Facebook serve a ritrovare persone che non senti da anni.
Ma se non le senti da anni c'è, forse, un motivo.

Mi squilla il cellulare e dall'altra parte mi saluta una persona che non non vedevo né sentivo da dieci anni circa. E che non poteva avere il mio numero di cellulare, perché è nuovo.

La chiameremo Marcella.

M: Ciao, come stai ! Quanto tempo !!!! Tutti bene a casa ??! Bene bene, sono contenta !!!! Hai un fisso su cui ti posso chiamare ? (taccagneria sospetta....ma andiamo avanti: il fisso ce l'ho e glielo do'. Mi richiama)

Dopo un paio di minuti spesi in ordinari convenevoli di circostanza (“che bello risentirsi dopo tutto questo tempo, che fai, che non fai”) si arriva al dunque.

M: Ho appena iniziato una attività molto redditizia (ricordo Marcella avvenente, e immagino il peggio...).
M: Permette di guadagnare col network (ok, avevo pensato male, meglio così. O forse roba con la webcam...??!).
Io: Ma si tratta di informatica allora ?? Bene, è proprio il mio campo !
M: Noooo ! Network marketing ! (Azz, niente webcam. Vabbè, nulla di pruriginoso)
Io: Ah bene, e cosa vendete ? (cambio tono: gelido e formale. Una persona mediamente empatica l'avrebbe subito colto. Un segno di fastidio e diffidenza. No, Marcella non coglie).
M: Non vendiamo nulla, mica è una cosa porta a porta !
Io: Ma se non vendete prodotti o servizi, il guadagno da dove deriva ? E' un'attività legale ?
M: Ma si assolutamente !!!!! Dovete assolutamente venire domani sera all'EUR all'albergo XXX che c'è il fondatore di questa "cosa" che spiega tutto. Vengono anche molte persone importantissime da tutto il mondo (sic).(Importantissime chi, cosa perché !!!!?????)
Io: Vabbè ma non mi puoi spiegare tu in soldoni di cosa si tratta ?
M: No, sminuirei la cosa, devi sentire Lui (la ELLE maiuscola l'ho messa io, ma traspariva chiaramente dal tono di voce: era Lui, non lui). E' un tailandese. Pensa che dona ogni anno un milione di dollari in beneficenza a un monastero tibetano !
Io: Anche Rockefeller donava milioni di dollari a fondazioni benefiche. Peccato si maligni che fossero le sue ed che fosse un modo per non pagare le tasse.
M: No, il monastero non è suo (del tailandese).
Io: Meno male. Ma che ci fanno i monaci con un milione all'anno in un monastero sperduto in Tibet ?? Ci giocano a Bridge ?? (ora capisco perché Richard Gere ci va in Lancia: sti monaci sono più esclusivi del Rotary di Hollywood)
M: Ahah ! Nono, ci aiutano i poveri.
Io: Ah ok. Bene ! Comunque ti ringrazio, ma non mi interessa. Sai ho poco tempo libero e non potrei dedicare ad altre attività che pochi minuti al giorno. (peccato però, alla storia della webcam un po' di tempo l'avrei dedicato volentieri...)
M: Peccato, perché è una cosa veramente interessante (per il tailandese, sicuramente. E anche un po' per i monaci).
Io: Sarà per un'altra volta, grazie comunque !
ciao ciao etc. etc.
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Ho evitato di dirle che Babbo Natale è finlandese e non tailandese; e che porta i doni ai bimbi finché sono piccoli, perché poi uno cresce e capisce che non ti regala nulla nessuno. Solo mamma e papà, a volte, spacciandosi per Babbo Natale.
Ma se non lo hai capito a 40 anni, allora va benissimo il Babbo Natale tailandese, i monaci tibetani milionari, il network magico e tutte le altre cose che ti regalano meravigliosi sogni, anticamera di straordinarie disillusioni.

Vorrei solo sapere chi ha dato il mio cellulare nuovo a Marcella: delatore malefico !
Ma no, in realtà benefattore emerito: mi ha regalato 10 minuti di ilarità straordinaria.