Mi sono sempre chiesto perchè lo sciopero della fame venga definito come una forma di protesta non violenta.
Intendo il vero sciopero della fame, non quello all'italiana (da noi si fa una dieta di qualche giorno e la si interrompe SEMPRE prima di conseguenze gravi, alla prima scusa valida).
Il vero sciopero della fame, invece, deve essere quello che viene portato alle estreme conseguenze (la morte) in segno di protesta per le proprie rivendicazioni non accolte.
E lo vogliamo chiamare "non violento" ?
Allora darsi fuoco o salire sul cornicione di un palazzo minacciando di buttarsi di sotto sono anche esse forme di protesta non violenta.
No, lo sciopero della fame è un ricatto violento, in cui la violenza è diretta contro se stessi e contro chi, non accontentando le nostre (sia pur legittime) richieste, della nostra morte per fame sarà ritenuto responsabile.
Ed è giusto che sia così, perchè la protesta e la rivendicazione sono violente per loro natura.
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