Dopo anni di assenza dalle librerie è finalmente stato ristampato il saggio di Giordano Bruno Guerri "Povera santa povero assassino".
Pubblicato per la prima volta nel 1985, scatenò una durissima reazione del Vaticano poichè metteva in dubbio, con dati ineccepibili, il processo di beatificazione di Maria Goretti.
Tanto si adirò il Vaticano, che venne nominata a tempo di record (meno di un mese) una apposita commissione incaricata di dimostrare come il lavoro dell'autore fosse campato in aria.
Il lavoro di questa commissione durò circa un anno e produsse un documento dove si muovevano numerose critiche.
La tecnica denigratoria, neanche molto originale, è quella di attaccare dettagli trascurabili per smontare le tesi di fondo che invece restano salde e anzi confermate proprio dal lavoro "involontario" di tale commissione.
L'edizione di Bompiani attualmente disponibile (ISBN 978-88-452-6102-2, prezzo 12 euro) è quella successiva alla prima, in cui l'autore risponde punto per punto alle critiche mosse dal Vaticano.
Oltre alla vicenda terribile della povera santa e del povero assassino (entrambi vittime di un mondo arcaico e selvaggio che, pur essendo solo di cento anni fa, sembra uscire dal paleolitico), è assolutamente straordinaria la descrizione che il Guerri fa delle condizioni di vita dell'agro pontino agli inizi del secolo scorso.
Assolutamente da non perdere.
"Non basta chiedere perdono per le crociate, l'inquisizione, Galileo: la Chiesa dovrebbe chiedere perdono anche a Maria Goretti, santa. Il perchè sta nelle pagine di questo libro."
(dalla 4^ di copertina del volume)