Da sempre il centro destra ha fatto del problema sicurezza un suo cavallo di battaglia. Anche quando il problema, in realtà, è marginale perchè le nostre città non sono, statisticamente, così pericolose. E i dati sui crimini commessi sono in calo.
Ma un problema sicurezza, in effetti, c'è.
La sicurezza, personale, del Premier Silvio Berlusconi.
Ieri è stato aggredito a Milano, fortunatamente non da un avversario ideologico o politico, ma da una persona in cura da anni per problemi comportamentali. Un gesto sconsiderato e censurabile di una persona malata e non il frutto di un clima d'odio, per fortuna. Uno squilibrato che si avventa contro un personaggio pubblico, probabilmente per il solo fatto che il personaggio è appunto pubblico e famoso: non sembra c'entri nulla la politica (altrimenti sarebbe stato estremamente più grave).
Il problema sicurezza non è che qualcuno sia stato in grado di colpire Berlusconi: in una situazione come quella nessun professionista della sicurezza avrebbe potuto proteggerlo al 100%. Il rischio zero, o quasi, si ha solo non esponendosi alla folla.
Ma nessun professionista della sicurezza, fosse anche il più cialtrone imbranato e incapace, avrebbe permesso alla persona che doveva proteggere di USCIRE NUOVAMENTE DALLA MACCHINA DOVE ERA STATO POSTO AL SICURO dopo l'aggressione.
E invece Berlusconi, dopo essere stato portato in macchina ferito, E' SCESO DI NUOVO quando nessuno poteva sapere quale fosse realmente la minaccia cui si esponeva.
Il perchè, ve lo siete chiesto ?