Per un appassionato, quale io sono, di archeologia industriale, c'è un posto speciale a Ostia (RM) dove affiora (letteralmente, dalla sabbia) una traccia tangibile di un glorioso passato tecnologico. Una traccia che probabilmente ben pochi casuali spettatori ,vedendola, saprebbero mai riconoscere.
Percorrendo il lungomare di Ostia, all'altezza dello stabilimento balneare la Vecchia Pineta, si nota sul lato stradale dell'entroterra una piccola costruzione che oggi ospita un'associazione di categoria del litorale:
Ostia (RM) 2008
La casetta ha un bel po' di anni. Ecco com'era nel 1947:
foto Alinari dal volume "Italcable 1921 1981" - Ostia 1947
Quasi di fronte a tale casetta, su una terrazza che dà sul mare, c'è un cippo di marmo che reca delle iscrizioni difficilmente leggibili:
Ostia (RM) 2008
Di cosa si tratta ?
Il cippo ricorda i dipendenti caduti di una grande azienda italiana che oggi non c'è più: l'Italcable, fusa in Telecom Italia nel 1994.
Sulla spiaggia sotto alla terrazza, scavando appena la superficie della sabbia, affiora tutt'oggi, ormai corroso dagli anni, il cavo cablografico che univa l'Italia a Malaga e che, giunto a Ostia, veniva smistato nella "casetta" di cui sopra, nata proprio come "casotto di approdo" dell'Italcable:
Ostia (RM) 2008
Ostia (RM) 2008
Ostia (RM) 2008 da Google Maps
Dalla pubblicazione "Italcable 1921 1981" (Foto Alinari, 1981), oltre alla foto del casotto di approdo nel 1947, viene anche quest'altra immagine che documenta, testualmente:
"Castel Fusano, 1947: approdo e alloggio del cavo"
foto Alinari dal volume "Italcable 1921 1981" - Ostia 1947